ECCO PERCHE’ BITCOIN VERRA’ ADOTTATO DALLA MASSA

 

Oggi in pochi possiedono bitcoin. Sono 300.000 le persone stimate nel mondo che detengono bitcoin per un valore superiore ai 5.000 dollari. Questa non è (ancora) “adozione di massa”.

Il bitcoin è nato 8 anni fa che non sono pochi nell’era digitale…, e da allora ha registrato anche una crescita di valore stupefacente. Tuttavia sono ancora in pochi a conoscere questa opportunità perché non c’è un Istituzione o, in generale, un “potere forte” che abbia interesse a divulgare ed a promuovere questa innovazione. Il motivo è semplice: il Sistema Bitcoin, non prevededendo né controllori né intermediari, non può essere uno strumento di potere né di guadagno per qualcuno. Ed anzi, come vedermo nel paragrafo seguente, il Bitcoin ha i suoi “nemici”.

Quindi l’adozione di massa seguirà un percorso lento perché il Bitcoin è una rivoluzione che parte necessariamente dal basso e cioè può contare solo sugli individui.

Sarà un percorso lento ma, secondo me, inesorabile perché, viste le qualità intrinseche di bitcoin, mi vien da dire che il bitcoin stà al denaro tradizionale come le email stanno alle poste tradizionali.

E quindi mi chiedo: ma chi mai oggi rinuncerebbe alla facilità, velocità, economicità e sicurezza di invio di un’email rispetto ad una lettera di carta che bisogna stampare, imbustare, affrancare ed imbucare, e che nel suo viaggio fisico, lento e costoso, verso il destinatario può deteriorarsi, venire rubata o semplicemente andare smarrita? (sarei curioso di leggere i risultati di un sondaggio a questo proposito ed anzi, non appena avrò il tempo di capire come si inserisce un sondaggio in wordpress o qualcuno mi scrive come si fa…, lo pubblicherò).

L’evoluzione è inarrestabile: le automobili hanno prevalso sulle carrozze, i telefoni hanno soppiantato i piccioni viaggiatori, le fotocamere digitali prevalgono sulle macchine fotografiche a pellicola…

Se il mio sondaggio prevarrà per il 50% + 1 sulla posta elettroinca, allora bitcoin prevarrà sulle monete fiat perché l’adozione di massa di bitcoin dipenderà esclusivamente dalla libera volontà dei singoli individui di utilizzare o meno questo mezzo di pagamento, e non è una decisione che può essere condizionata più che tanto dall’alto…; certamente le “Poste” non hanno gradito l’avvento della posta elettronica che le ha colpite nel loro core business, ma nulla hanno potuto per fermarla.

Allo stesso modo, non appena più persone conosceranno questo nuovo sistema di pagamento, l’adozione del bitcoin (o di una nuova criptovaluta magari ulteriormente migliorata ed evoluta, magari nata proprio da un fork di Bitcoin…) aumenterà sempre di più a scapito delle monete fiat. E ciò malgrado che una moneta disintermediata sia “scomoda” per gli intermediari di professione come ad es. le banche. Le banche, come è avvenuto con le Poste, saranno costrette a rivedere, migliorare ed evolvere la loro offerta di servizi. Ed anzi si stanno già preparando a ciò visto che le 70 banche più grandi del mondo, tra cui le italiane Intesa San Paolo e Unicredit, hanno creato un consorzio chiamato R3 per essere pronte al cambiamento.


Questo capitolo sugli aspetti economici di bitcoin si conclude con il paragrafo successivo in cui vedremo chi sono i “detrattori” di bitocoin:

 

                                  

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